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Holidays - Cap 16 - Naruto ITA

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CAPITOLO 16: "NUOVO GIORNO: SUPER TUFFO IN PISCINA!"



Sakura si svegliò prima di tutti la mattina dopo. Si sgranchì, si mise una maglietta leggera, anche se l'aria era ancora fresca, ed uscì. Si sentì chiamare, ma non c'era nessuno: un certo qualcuno nella capanna alla sua destra aveva parlato nel sonno. Curiosa si affacciò alla finestrella e vide Rock Lee emigrato senza rimpianti nel mondo dei bei sogni.
Lee (abbracciato al cuscino): "Sakura-san… sarò sempre al tuo fianco… (yaaawn!)" e allungò il braccio col pollice all'insù.
Sakura: "Eh eh eh… Ehi, ma Neji? Non dorme anche lui qui?" disse a voce alta rischiando di svegliarlo, così preferì allontanarsi.
Probabilmente Neji era stato più mattiniero di lei. Senza chiederselo ancora, si diresse all'ingresso, verso la reception. Era preoccupata: le assenti di ieri non si erano neppure viste tornare. Sperava che non si fossero sballate troppo, perché quel genere di divertimento produce spesso e volentieri più lacrime che risate come effetto collaterale: senza freni, inevitabilmente ci si schianta, chi a mattina sorta tira le somme della sera prima lo sa bene.
Alla reception non c'era nessuno, ma non appena si girò facendo per andarsene, comparve il vecchio Ukki.
Coprì lo sbadiglio con la mano e chiese: "Buongiorno! Posso aiutarti?"
Sakura: "Senta, ieri tre del gruppo sono andate in città a divertirsi, ma non le ho viste rientrare."
Ukki: "Tranquilla, eccole là."
Dalla strada che portava all'arco bianco d'ingresso eccole finalmente arrivare tutte e tre. Shizune davanti alle altre due, che sobria e con aria incavolata marciava rapida a testa alta, fiera di essere sopravvissuta a quella notte, alla sua stessa follia!
Shizune: "Umpf! Finalmente siamo arrivate."
A passo un po' più lento incedevano dietro di lei Anko e Tsunade, stanche morte anche loro che però lo davano a vedere.
Shizune: "Su, muovetevi. Ho urgente bisogno di una doccia e qualcosa contro il mal di testa."
Anko: "Ehi, rilassati, Shizune."
Tsunade: "Ce l'hai ancora con noi per l'innocente scherzetto che ti abbiamo fatto?"
Shizune: "Farmi svegliare nella camera di un love hotel nello stesso letto con Kabuto dopo una notte di bisboccia forzata… io non l'ho trovato per nulla divertente."
Un'idea di tale diabolicità non poteva venire da altri che Orochimaru! Era successo che alla fine, annebbiati dall'alcool, anche i bravi ragazzi, Shizune e Kabuto aveva ceduto alle tentazioni, a TUTTE le tentazioni che la loro uscita in città poteva offrire! A momenti facevano di peggio dei loro accompagnatori! Solo intorno alle quattro del mattino i due avevano ceduto ed erano crepati dal sonno, lei su un tavolo da biliardo in una bisca, lui in cima all'insegna luminosa di un night club. A quel punto era partito inevitabilmente lo scherzo ai loro danni.
Anko prenotò una stanza in un love hotel, di quelli in cui si va sempre accompagnati e sempre per una notte sola. Tsunade svestì i due, facendoli restare in biancheria, e li sistemò sul letto, mettendo anche un po' in disordine per rendere il tutto più realistico. Orochimaru infine scattò diverse foto, che insieme a tutte le altre fatte prima avrebbero testimoniato il loro sbandamento dalla retta via in quella notte, e sarebbero servite a rovinare per l'eternità la loro immagine.
A quel punto ai tre non restò che attendere pazientemente il loro risveglio per poi sbellicarsi a sentire le loro urla da fuori la porta della camera!
Inutile dire che quando Shizune e Kabuto scoprirono la verità, leggendari o non leggendari, attentarono seriamente alla vita dei loro maestri…
Anko: "Eravate così carini! Ah ah ah!"
Poi si avvicinò a Tsunade per non farsi sentire dall'amica: "Non vedo l'ora di raccontarlo a Kakashi e gli altri, scommetto non ci crederanno."
Tsunade: "Ci crederanno, ci crederanno: ho chiesto ad Orochimaru di spedirmi tutte le foto che ci ha scattato, ah ah ah!"
Finalmente l'ingresso.
Sakura: "Ah, eccovi… Shizune, hai una bruttissima cera."
Shizune: "Colpa loro!" e senza dire altro la sorpassò.
Sakura: "Che ha Shizune?"
Tsunade: "è incavolata perché le abbiamo fatto credere di essersi sverginata in seguito ad una sbronza. O forse è incavolata perché effettivamente non si è sverginata, chissà…"
Si sentì l'urlo di Shizune: "NON è AFFATTO PER QUELLO!"
Anko: "Sakura, non hai idea di come ci siamo divertite! La prossima volta portiamo anche te!"
Tsunade: "Col cavolo: lei è la mia allieva…… se prima non diventa maggiorenne non la porto da nessunissima parte!"
Un punto interrogativo lampeggiante apparve sulla testa di Sakura!
Kakashi sopraggiunse: "Oh, eccoti qui."
Anko gli saltò addosso e lo baciò sulle labbra.
Kakashi: "Come è andata?"
Anko: "Una serata interessante, ma niente maschi alla tua altezza. Sono un po' stanca (yaaaawn)… Ti racconto il resto nel bungalow, sul letto…"
Kakashi: "Ok."
Ukki, comparso davanti a loro: "Ricordati però di essere puntuale per il tuo compito di bagnino, eh?"
Kakashi: "Si, stia tranquillo."

Intanto, un altro suo dipendente era già diligentemente al lavoro. Gai. L'infaticabile, senza neanche chiedere al suo capo cosa ci fosse da fare, per puro spirito di iniziativa, iniziò a svolgere e completare compiti anche al di fuori delle sue mansioni di animatore. Aveva svuotato i cesti della spazzatura, pulito la piscina, riordinati gli aghi di pino sul terreno nella zona alberata degli ospiti, rastrellato la sabbia nella spiaggia, liberandola dai rifiuti lasciati da quegli incivili dell'Akatsuki, aperto tutti gli ombrelloni e disposto alla perfezione tutte le sdraio sotto di essi, dato da mangiare ai gabbiani. Ed ora si apprestava a mettere in ordine la spiaggetta secondaria, quella a cui si accedeva tramite lo spiazzale della piscina, anche se non la usava mai nessuno.
Arrivò canticchiando, già in tenuta da lavoro, con rastrello e spiana sabbia.
Gai (pensiero): "Non lascerò un granello fuori posto nel vero senso della parola! Dopo devo anche dare una pettinatina a quelle palme laggiù, mettere un po' di sale in acqua e…"
Mentre scendeva in spiaggia ripassava a mente tutti i suoi compiti: non sarebbe andato a divertirsi senza prima averli svolti tutti.
Gai: "Anche questa spiaggetta è carina: ci piazzerò qualche ombrellone nel caso qualcuno voglia venire a farsi il bagno qui… Toh, vedo che qualcuno già c'è."
Qualcuno che conosceva anche bene!
Gai: "Mhmm…"
Cullati dal rumore delle onde e dal grido dei gabbiani, Neji e Ten Ten stavano dormendo ai suoi piedi, abbracciati. I loro sandali lasciati a qualche metro di distanza da loro, e per fortuna solo i sandali… La luce dell'alba faceva splendere i loro volti distesi.
Gai: "Uh uh uh!"
Andò in acqua e con la conca della mano li schizzò con qualche fresca gocciolina. Riaprirono gli occhi.
Ten Ten: "Uh?"
Neji, strofinandosi gli occhi: "Piove?"
Gai: "BUONGIORNO!"
Ten Ten e Neji: "……"
Il sorrisone smagliante del loro maestro a pochi centimetri dalle loro facce.
Ten Ten e Neji saltarono all'indietro spaventati!
Ten Ten: "M-Maestro… Oh, ehm, noi…"
Gai: "Voi avete appena passato la notte qui in spiaggia tenerissimamente accoccolati! OH, LA GIOVENTù!!!" E gli occhi gli divennero come fontane!
Neji e Ten Ten: "……"
Gai: "(SNIFF!) Oh, che gioia! E che immensa fortuna per me avervi scoperto e aver goduto di un tale giovanile spettacolo! Grazie di avermi fatto vivere una porticina della vostra romantica… EHI!"
Stavano fuggendo!
Gai: "Ah, la gioventù! Precipitosa di gettarsi tra le braccia dell'amore… Ora però al lavoro, la spiaggia non brillerà da sola. Dopo forse ci porto qualche granchiolino, così per arricchire un po' l'ambiente!" Ed iniziò a rastrellare la fine sabbia bianca.
Neji e Ten Ten corsero nei loro posti letto dei rispettivi bungalow esattamente un attimo prima che i loro coinquilini si svegliassero. Così nessuno fece domande, eccetto una:
"Ma hai dormito vestito/a?"
Neji e Ten Ten: "………… Si!"

Il sole si era alzato, e un'altra scintillante mattina era cominciata. Qualcuno si era svegliato decisamente rallegrato…

Naruto osservava Sai, che anziché affrettarsi a prepararsi per correre in spiaggia aspettava di completare un disegno di lui ed Ino che ballavano il tango in un vortice di colori!
Naruto: "Bravo, Sai! Eh eh!"
Sai: "Umpf!"

Sakura uscì dal bungalow, raggiungendo l'amica che, ferma, pensava in silenzio: "Hinata…"
Hinata: "Si, Sakura?"
Sakura: "Ecco… voglio chiederti scusa per il mio modo di fare…"
Hinata: "Quale modo di fare?"
Sakura: "Con Naruto intendo!"
Hinata: "……"
Sakura: "Ti prego scusami: mi hai rivelato che ti piace e io… sono stata gelosa di te."
Non che Hinata non lo sapesse già questo: non era così ingenua. E si era pentita di averle parlato quel giorno, si era anche arrabbiata per quel suo interesse improvviso per lui. Ma davanti la sua richiesta di perdono, non lasciò spazio al risentimento:
"Tu sei sua amica. Lo conosci, gli vuoi bene, e sai quanto sia speciale… non c'è motivo per cui tu non possa passare del tempo con lui, ed essere felice."
Sakura: "……"
La Hyuga, a differenza di Sakura, non aveva mai inteso la sua confessione come un "lo voglio io, stategli lontano"; non sentiva di dover essere in collera con lei, a cui Naruto aveva sempre puntato, e che come aveva detto sapeva quanto fosse speciale, e non poteva certo restarne indifferente per sempre…
Hinata: "Non ti preoccupare, Sakura. Non hai nulla di che scusarti."
Sakura (pensiero): "Sei troppo sciocchina, Hinata. Anche per detestare le tue rivali in amore. Sei troppo buona."
La rosa strinse i pugni: "Ti prometto che metterò una buona parola per te con Naruto, anzi, molte più di una!"
Hinata: "C-che? N-non è necessario!"
Sakura: "Forse hai ragione; dopo quanto successo ieri, quel tontolone comincerà da solo a guardarti di più!"
Hinata: "F-forse… Speriamo…"
Sakura: "Già!"
Qualche altra ombra aleggiava su Sakura, ma potevano dirsi entrambe di buon umore quel giorno!

Qualcun altro no…

Choji appena sveglio si era infatti ricordato che…
"LA MIA MACCHINA PER IL GELATO è SPARITA!!!!!!!!"
Shikamaru, in capanna con lui: "NON URLARE!"
Zona degli Akatsuki:
Kisame: "Gelato a colazione, yum!"

Ino: "Sigh…" Nemmeno lei era al colmo della felicità quel giorno, sulla spiaggia.
Lei e Shikamaru non si erano scambiati ancora mezza parola…

Kiba riuscì in un colpo impossibile: "Naruto, a te!"
Naruto: "Ecco che batto!"
Gaara prese la pallina in faccia a velocità inverosimile e cadde a terra sollevando un polverone di sabbia. Kankuro, suo compagno di squadra, lo aiutò a rialzarsi.
Naruto: "Gaara, coi racchettoni bisogna essere almeno un pò reattivi!"
Gaara: "Non posso lasciare che la sabbia giochi al posto mio?"
Naruto: "Beh, proponilo tu un gioco."
Gaara: "Prendere il sole: è più sicuro."
Kiba: "Andiamo in piscina a buttarci a bomba dal trampolino!"
Kankuro: "Per me va bene."
Rock Lee irruppe tra loro: "Naruto, visto che i racchettoni e palline non vi servono più, posso prenderli io?"
Naruto: "Certo, ecco."
Ringraziò e saltellando nella sabbia raggiunse il suo compagno.
Lee: "Ehi, Neji, ancora con la crema solare? Non ti sei ancora abituato?"
Neji: "Pelle sensibile."
Lee: "Capisco. Ho qui dei racchettoni: vogliamo vedere chi riesce a fare più palleggi senza fermarsi?"
Neji, che non ne aveva voglia: "Comincia tu. Io mi stendo un po'." E si sedette su un'asciugamani blu e azzurra con i delfini.
Nelle orecchie dello Hyuga il ripetitivo "tap – tap" della pallina sul racchettone si susseguì per parecchio tempo.
Lee: "Ehi, non lo sapevo di essere tanto bravo!... 55 – 56 – 57…"
Neji, steso a prendere il sole, senza nemmeno guardarlo: "Occhio, non distrarti, eh? Umpf!"
Lee: "Tranquillo. Ne avrai da fare dopo per superarmi, eh eh! Comunque, mentre aspettiamo che sbaglio… Hop! 69 – 70… dimmi: tutto a posto ieri con Ten Ten?"
Neji si alzò all'istante.
Lee: "Eh eh, si, vi ho beccato! Ero andato a fare una camminitina con Sakura e…"
Neji: "Sakura, eh?"
Lee fece come si fosse tradito: "Oh, ehm, volevamo allontanarci un po'. Troppa musica a volume troppo alto fa male."
Neji: "Eh eh, ha parlato quello che si allena con la musica rock a tutto volume nelle orecchie."
Lee: "97 – 98 – 99 – 100 – Yahooo! Ehm, comunque sappi che non dirò nulla in giro, tranquillo! Io ho la bocca cucita! (occhiolino)"
In quel preciso istante…
Gai: "LEE! MIO ALLIEVO! Non hai idea di cosa sia accaduto stanotte in questo preciso lido! Il caro Neji e la cara Ten Ten ne hanno delle belle da raccontare, senza dubbio!"
Lee, che quasi aveva sbagliato: "……"
Neji: "……"
Gai: "Bravissimo Neji, mi rendi davvero fiero! E dite a Ten Ten non appena la vedete che sono fiero anche di lei!" E andò via.
Neji: "Lo sapranno tutti."
Lee: "Beh, prima o poi…"
Ten Ten: "Ciao!"
Neji: "Ten Ten!" Eccola! Con tanto di nuovo bikini! Dallo sguardo con cui si salutarono era evidente che qualcosa era cambiato!
Lee: "130 – 131… Ciao Ten Ten!"
Ten Ten ridacchiò: "Ma che stai facendo?"
Neji: "Mi ha sfidato a chi fa più palleggi, ma a quanto pare è così bravo che non mi lascia neppure cominciare."
Lee: "Eccome se sono bravo! Scusa Neji, sfida rimandata: mi pongo un traguardo più ambizioso!"
Neji: "Cioè?"
Lee: "Battere tutti i record di palleggi con il racchettone! Io vado, devo concentrarmi: buonissima giornata a tutti e due, a dopo!"
E li lasciò così in pace.
Rock Lee focalizzò tutta l'attenzione sulla racchetta e sulla pallina, lasciandosi ipnotizzare dal suono cadenzato dei loro scontri. Di conseguenza, l'ambiente circostante passava del tutto in secondo piano, e non è mica facile palleggiare così tante volte. Rock Lee quindi cominciò a girare per la spiaggia con la racchetta in mano, portandosi la pallina un po' qui un po' là, spesso costringendosi a incredibili allunghi per non perderla. Arrivò anche a travolgere le persone che prendevano il sole, a sconquassare ombrelloni, ma senza fermarsi un solo attimo…
"276 – 277 – 278… NOOOOOOOOO!"
Destino crudele! Mentre camminava palleggiando era finito in una buca! E in una buca bella profonda!
Pain: "Tobi! Finiscila di scavare buche nella sabbia: qualcuno finirà per caderci dentro!"
Che tempismo perfetto quello di Pain…
Tobi: "Uffi, va bene…"
Appena dietro di lui…
Zetsu: "AHIO! Ma chi ha messo qui questo fosso?!?!?"
Tobi: "Uh! Racchettoni e pallina! Vediamo quanti palleggi riesco a fare!" per fortuna aveva trovato di che distrarsi da paletta e secchiello!
Tobi: "Uno… due… No!... Uno… due… No!... Uno… due... No!... Uno…" Non era molto bravo…
Mentre Tobi si allontanava racchettone alla mano, un qualcosina sgattaiolò fuori dalla buca che stava scavando…
Shino: "Uh?"
Un esserino piccolo e nero, che Shino seguì prima con gli occhi, poi gattonando a quattro zampe facendo il suo esatto tragitto, passando anche sotto una sdraio. La creaturina con le zampette si fermò su una dunetta di sabbia, e Shino la raggiunse.
Gli occhiali da sole scurissimi erano puntati come un binocolo sull'obiettivo. Shino restò perfettamente immobile insieme a lui, osservandolo attentamente.
Shino: "Non ci sono dubbi: questo è un raro esemplare di scarabeo balneare, che meraviglia!"
Allungò lentamente la mano: "Non ti farò niente, vieni un po' qui…"
Ino: "Shino, che fai lì a quattro za…… AAAAAAAHHH! UN INSETTO SCHIFOSO!"
All'urlo acutissimo della ragazza, due orecchie, anche se a parecchia distanza si drizzarono come antenne!
Shino l'aveva ignorata completamente, ed ignorò anche il fatto che qualcuno stesse arrivando di corsa in quel punto preciso…
Ino: ?!?!?!?
Sai: "IIIIHHAAAAAAAA!"
Sai, come un toro in carica, si abbatté in scivolata a gamba tesa sul punto dove si trovavano! Al momento dello schianto sollevò una marea di sabbia che si rovesciò addosso a Shino. Quando Sai si rialzò, dello scarabeo nessuna traccia…
Shino: "………" Rimase lì impalato con la mano protesa e la faccia e gli occhiali tutti insabbiati.
Sai: "Ecco fatto."
Ino: "………"
Sai arrossì imbarazzato: "Ti ho… salvata da quell'insetto… Forse ho esagerato un po', però mi eri parsa terrorizzata, così…"
Ino: "Oh, no, a modo tuo sei stato parecchio gentile."
Sai, con modestia: "Non è nulla."
Era qualcosa eccome. Oltre che una cretinata, per Ino era la prima volta che anziché venir presa in giro per il suo disgusto per gli insetti, qualcuno era tanto cavaliere da accorrere a "salvarla". Non che Shikamaru non avesse ragione a prendersi gioco di lei quando urlava come una scema in quei casi, lei stessa gli dava ragione, ma quel gesto, seppur piccolo ed oltremodo esagerato le aveva toccato il cuore.
Temari stava ancora ridacchiando alle sue spalle per tutto l'accaduto. Fortuna che almeno stavolta Shikamaru non era vicino a lei. Shikamaru era davanti ad Ino, su una sdraio all'ombra dietro Sai che le stava di fronte. Si guardarono per un po', nessuno sapeva bene che faccia fare, se non altro Shikamaru non le rivolse alcuna occhiataccia prima di tornare al suo sudoku.
Ino: "……"
Sai (pensiero): "Per qualche ragione Ino oggi è tutta mogia. Cosa posso fare? Cosa aveva detto il libro? Pensiamoci… Si, le chiederò di parlarmi di cosa la turba. Così forse potrò aiutarla." Sai si era studiato per bene tutti quei libri su come relazionarsi ed ottenere l'affetto altrui. Era ancora parecchio incerto e privo di esperienza, ma volenteroso di imparare, e fare del suo meglio con Ino, la ragazza che gli piaceva.
Fece esattamente così dunque, chiedendole cosa avesse, mostrando la sua sincera preoccupazione per le sue condizioni. Ma così il poveretto non ottenne i risultati sperati.
Ino (pensiero): "Vuoi sapere perché sto così giù, qual è il mio problema… Ma come faccio a dirti che il mio problema sei proprio tu?"
Nelle sue condizioni non era in grado di parlargli in modo chiaro. Ma non voleva comunque farlo preoccupare, liquidandolo con un "non è nulla" o "non mi và di parlarne", così…
Ino: "Non è niente tranquillo! Mi vedi così perché sono solo stanca per ieri tutto qui…"
Sai: "……"
Ino: "Si e poi… sono anche un po' arrabbiata perché quel mostro rosa di Sakura si è finita il mio shampoo alle erbe senza chiedermi il permesso."
Sai: "La racchia stavolta è stata alquanto maleducata…"
Al sentirlo apostrofare Sakura come "racchia" Ino godette non poco: "Tutto qui, non hai motivo di preoccuparti." E gli sorrise.
Sai: "Va bene allora. Però se c'è qualcosa posso fare per te, dimmi pure!"
Ino: "Certissimo! Io vado a prendere un po' il sole… ci vediamo dopo!"
Sai: "Ciao!" Era abbastanza ingenuo da non preoccuparsi troppo, ma anche abbastanza sveglio da non crederle del tutto…

Shino, nell'interesse della scienza entomologa, si procurò Akamaru per poter fare dei nuovi scavi e stanare qualche esemplare di scarabeo balneare. Purtroppo il signor Ukki era stufo che il cagnone e lo scemotto mascherato gli riducessero la spiaggia un colabrodo e li costrinse a riempire tutto. Le buche avevano già fatto però un bel po' di vittime e parecchi, stufi di venirci seppelliti erano fuggiti in piscina.
Ukki: "Visto che avete combinato? Forza ora con quelle palette."
Tobi: "Uffi…"
Shino: "…… !!!"
Il tanto agognato bacherozzo era appena zampettato fuori dalla sua buca! Senza pensarci un solo attimo in più si tuffò a testa avanti nella sabbia.
Shino: "Preso!"
Tobi lo imitò, sollevando anche lui un polverone: "Preso!" Cosa aveva tra le mani?
Itachi: "Ah, ecco dov'era finito il mio anello. Grazie Tobi."
Tobi: "No! è mio!"
Itachi: "Come sarebbe "tuo"? Hai già il tuo anello da membro di Akatsuki che hai fregato a Sasori!"
Tobi: "Cosa trovata, cosa tenuta! Scava e trovati un anello tuo!" e gli tirò la paletta in faccia.
Itachi: "CAPO! Tobi non mi vuole ridare l'anello!"
Pain: "Impara a vedertela da solo! Sono il vostro capo, non la vostra mamma!" rispose brusco. Non tollerava lo si disturbasse durante il relax. Era disteso anche lui sulla sdraio, affianco, su un tavolino all'ombra dell'ombrellone, una bottiglia di tè freddo alla pesca con qualche bicchiere.
Pain: "Renderò la mia pelle color del bronzo; non tollererò alcuna imperfezione sulla mia divina epidermide."
Konan, che era sulla sdraio vicina alla sua con un paio di occhiali da sole: "Divino anche nell'abbronzatura insomma, però Pain… non mi và di star qui a cronometrare quanto tempo resti su di un lato!"
Pain: "La mia abbronzatura dovrà essere perfettamente uniforme: non posso rischiare di restare steso sulla schiena neanche un secondo in più del dovuto. Inoltre devi restare a qui a controllare che non mi freghino il tè freddo."
Konan: "Sentito Kisame? Giù le pinne!"
Kisame: "Bah!"
E si allontanò a testa bassa.
La spiaggia era completamente del loro gruppo visto che la comitiva della Foglia era tutta in piscina. Chissà cosa li aveva spinti lì; qualche attrazione interessante forse?

Gai: "BEEEEEEEN ARRRRRRIVATI! COME ANDIAMO AMICI? UN BENVENUTI IN PISCINA DAL VOSTRO ANIMATORE GAI MAITO!"
Ukki: "Urgh! Abbassi il volume del microfono!"
Gai: "ABBASSI COSA?"
Gaara, arcistufo gli ficcò della sabbia in bocca, e mentre il jonin era impegnato a sputarla, Ukki regolò il volume al minimo: tanto per come strillava il suo animatore…
Gai: "Eh eh, scusate, prometto di abbassare la voce, ma non la carica d'energia che mi scorre, anzi, che ci scorre nelle vene!"
Anche vicino alla piscina c'era un palchetto, una pedana di legno rialzata abbastanza ampia con dietro un piccolo edificio con la facciata dipinta a palme e gabbiani; era su uno dei lati più corti della piscina, quello opposto a quello dove si trovava il bar e si accedeva alla spiaggia. E lì si era piazzato Gai, interrompendo la quiete dei bagnanti, sovrastando il piccolo chiasso da loro prodotto.
Gai: "Come ben sapete il mio compito è quello di animare (sono animatore, no?), e sono qui per questo! Quindi è il momento di qualche bella attività tutti insieme, che ne dite?"
Naruto alzò la mano: "è obbligatorio?"
Gai: "No, però…"
I ragazzi si diressero tutti dall'altro lato della vasca e dal suo lato rimasero solo le ragazze, mosse a pietà di lui, Neji, e Rock Lee per motivi conosciutissimi.
Gai: "Bene! Vedo che ci sono ancora dei giovani volenterosi! Uh, anche molte belle ragazze, che vista sublime da quassù!
Ukki, a bordo vasca: "Uhm, devo dire che si immedesima molto nel ruolo. È bravo, non fosse tanto eccentrico lo assumerei a tempo pieno."
Gai: "Molto bene!" sparò la sua famosa posa "Quello che ho in serbo per voi stamattina è acqua-gym! Un attività salutare e divertente, indicata specialmente per voi ragazze: fa molto bene al fisico sapete?"
Ino come sentì che faceva bene al fisico fece dietro front e tornò al suo posto.
Gai: "è l'ideale per sgranchirsi un po' e corroborare il corpo!" con un calcetto allo stereo fece partire la musica "Quindi fate tutti come il Maestro, che sarei io, eh?"
Così Temari, Hinata, Ten Ten, Ino, Sakura e Rock Lee approfittarono di quell'occasione. Un villaggio vacanze che si rispetti deve offrire ai suoi ospiti tante e varie attività divertenti, e l'acqua-gym aveva successo anche in molti altri lidi. Era come ballare, solo nell'acqua bassa. Il Maestro Gai così poté riproporre la sua "Pose Dance", interrotta bruscamente ieri sera.
Ten Ten: "è un tantino imbarazzante…"
Sakura: "è troppo buffo! Ah ah ah!"
Ino: "Mi ricorda le posizione idiote che Shikamaru fa fare agli avversari con il Controllo dell'Ombra per prenderli in giro…"
Gai di pose aveva un repertorio vastissimo ed accompagnava ciascuna di esse con un verso, dallo "Wuh!" allo "Sha!"…
Gai: "E ora che siete in questa posizione, un bel sorriso scintillante! <<DLING!>>"
Dall'altra parte…
Gaara: "Che orrore…"
Naruto: "Eppure ho voglia di unirmi a loro…"
Gaara: !!!
Gaara gli saltò addosso e gli spinse la testa sotto!
Naruto: "(anf)(anf) E questo perché?"
Gaara: "……"
Davvero bella la piscina. I riflessi del sole sul fondo, l'azzurro chiarissimo si cui sembra fatta l'acqua, specchio del cielo terso sopra di loro, e poi c'era il sole, abbagliante, che con la sua luce rendeva tutto più bello agli occhi dei vacanzieri!

Sotto lo stesso sole abbagliante…
Karin, vestita di bianco, un colore che non le si addiceva non perché fosse brutta, ma perché candida non era di certo, osservava il mare. Si teneva il cappellino con un mano, sulla testa per non farselo portar via dal vento. Stava forse pensando a quanto fosse bella quella spiaggia dove si erano bloccati il giorno prima?
Karin (pensiero): "Uh uh uh! Che notte! Ho dormito tutto il tempo abbracciata e accoccolata a Sasuke-kun e lui non se ne è accorto!"
Dietro di lei, su un piccolo falò fatto coi legnetti trovati qui e là nella sabbia ed isolato da pietre, Juugo aveva messo su il tè verde per la colazione ed aspettava che fosse pronto seduto su di un tronco.
Suigetsu uscì dalla tenda: "Uh, che nottataccia! Niente tè grazie, mi passi l'acqua Juugo?"
Il gigante cortesemente obbedì e Juugo se la sgolò tutta.
Juugo: "Sei più assetato del solito, come mai?"
Suigetsu: "Stanotte ho sudato quattro camicie! Era come… come se qualcuno mi avesse dormito addosso tutto il tempo!
<<SDONG!>>
Karin: "………………………………"
Juugo: "Dov'è Sasuke?"
Karin, dopo qualche secondo in cui si riprese dallo shock: "è lì in acqua che fa stile libero."
Rimise gli occhiali e neanche fossero uno zoom si focalizzarono sul distante Sasuke, mostrandoglielo come una visione delle più virilmente sexy: con i muscoli tonicissimi che esplodevano ad ogni bracciata.
Karin: *___*
Suigetsu: "Juugo, dopo io e te ci mettiamo un po' vicino alla macchina e vediamo di toglierla dalla sabbia, ok?"
Juugo: "Ok."
Karin: "Non abbiamo fretta: questo posto è fantastico!"
Era vero. Era racchiuso da ripide discese rocciose da cui spuntavano piante e cespugli; una salita riportava all'altezza della strada. Sulla destra un alto costone di roccia con un arco naturale, una meraviglia della natura.
Karin girò su sé stessa: "Volete dire che non è bello? Qui poi c'è così tanto sole, così tanta natura…"
Suigetsu le guardò attraverso come un bicchiere di vetro: "Un sacco di nascondigli tra le rocce e dietro l'arco in cui appartarti con Sasuke…"
Karin: "Anche! Ih ih ih ih!"
Juugo respirò profondamente: "Karin ha ragione, mi piace qui."
Karin: "Si, ma siamo in culo al mondo! Mi sta bene passare del tempo noi tutti assieme, ma voglio almeno la sicurezza che la civiltà è quantomeno raggiungibile… Invece siamo senza macchina e non abbiamo idea di dove caspita siamo."
Sasuke uscì dall'acqua.
Karin corse ad avvolgerlo con l'asciugamano.
Sasuke: "Non era necessario…"
Lui e la compagna raggiunsero gli altri due fuori la tenda.
Sasuke: "Restiamo qui fino al pomeriggio, poi disseppelliamo l'auto e cerchiamo qualche altro posto."
Karin: "Ai tuoi ordini, Sasuke-kun!"
Juugo si sporse sul tè ed iniziò a girarlo. Vicino a lui c'erano le confezioni di asa gohan (Nda: colazione giapponese) apri-e-gusta che avrebbero mangiato: le provviste stavano finendo.
Karin: "Sasuke-kun, ti piace cosa mi sono messa stamattina?"
Era un bello spettacolo davvero: anche il bikini che si intravedeva sotto i parei che indossava era bianco. Un po' discordante con la sua personalità, che rimaneva validamente rappresentata dalla chioma rosso acceso, però tutto quel bianco al sole la faceva splendere sul serio, e il fisico che faceva capolino sotto quel tessuto leggero era fine e apprezzabile da qualunque uomo!
Sasuke: "Devo dire che sei…"
Suigetsu: "Una che non ha capito che anche se ti vesti di bianco e non gli sculetti davanti resti comunque una… URGH!"
Karin non lo lasciò finire, ma gli diede un calcio allo stomaco. Suigetsu finì sul fuoco… spegnendolo! Ma nel cadere colpì il recipiente in metallo con il tè dentro che finì su Juugo. Urlò di dolore.
Juugo: "ARGH! BRUCIA!"
Karin: "Sei sempre il solito!"
Suigetsu: "Io? Sei tu la scema che…"
Juugo: "GRRRR!"
Il loro litigio morì sul nascere! Ansimando, il loro compagno ricominciò a dare di matto! Guardò prima lei e o poi lui con occhi spaventosi.
Sasuke: "Contenti?"
Suigetsu e Karin: "è STATO LUI/LEI CHE…"
Juugo: "ZITTI! Non vi sopporto più! Sempre a litigare, sempre ad urlare, sempre come cane e gatta… MI AVETE SCOCCIATO!"
Sasuke: "Come darti torto."
Suigetsu e Karin arretrarono strisciando nella sabbia verso di lui: "SASUKE, AIUTO!"
Sasuke: "Meritereste che vi lasciassi fare a pezzi: siete proprio due scemi."
Juugo si avvicinò alla macchina…
Suigetsu: "Di nuovo?"
Karin: "Tutti odiano quel macinino…"
Sasuke: "Uhm, forse ne viene qualcosa di buono…"
Infatti Juugo sollevò ancora una volta la macchina sopra la testa come fosse un trofeo e si voltò verso di loro.
Sasuke: "Visto? Siamo riusciti a liberare l'auto. Non saremo costretti a scavare."
Suigetsu: "Perfetto, ora ti spiacerebbe calmarlo?"
Sasuke: "Questa è l'ultima volta, la prossima ve la vedete voi due, tsk!"
Con il solito sistema Sasuke costrinse il compagno a rimettere già il loro mezzo di trasporto.
Sasuke: "Fatto."
Juugo: "Scu-scusatemi tanto…"
Karin: "Ehm, Sasuke, per curiosità, cosa stavi per dire prima che quell'idiota ti interrompesse?"
Sasuke (pensiero): "Se le dico che stavo per dirle che era splendida si monta la testa…"
"Non lo ricordo più." Rispose semplicemente."
Karin: "… Oh…" abbassò il capo, parecchio delusa.

In piscina quella mattina c'era una parte che preferiva andare in libertà, ed un'altra che invece si era lasciata trascinare dagli inviti dell'effervescente animatore. Gai non si era limitato all'acqua-gym, ma aveva saputo intrattenere i ragazzi anche organizzando diversi giochi-piscina.
Gai: "Vedete questo pallone? Ora lo calcerò più forte possibile, il primo che me lo riporta vince una consumazione al bar del lido! Pronti? VIA!"
Il pallone cadde in piscina, e nella ressa che si generò non ci fu nessuno che non rischiò di annegare. Era tutto un tira e molla, un piglia e lascia, un dammi e prendi, un guarda lì e un fregato… Il gioco era arrivato a coinvolgere persino quelli che non seguivano l'animatore, vicino ai quali era arrivato.
Lee: "è mio!" fece presentandosi al Maestro con il pallone in mano e un livido in fronte.
Gai: "Bravissimo, Lee! Dai questo buono al signor Ukki e prendi ciò che vuoi! Un applauso!"
Temari: "Eh? Ma allora io cosa ho tra le mani?" si chiese, incurante dei corpi dei suoi due fratelli che galleggiavano a pancia in su come morti, stremati dalla lotta, e non erano solo loro!
Quando Lee si fu allontanato abbastanza posò il pallone a terra…
<<POFF!>>
Sakura: "Li abbiamo fregati, ah ah ah!"
Lee: "Ho sempre pensato che fossi una ragazza intelligente, eh eh!" e si avviarono al bar!
Più tardi…
Gai: "Allora ragazzi, vi siete divertiti stamattina?"
Tutti: "Siii!"
Gai strinse il pugno e si voltò per nascondere il pianto a fontanella: "(pensiero) Si! Sono riuscito ad entrare nel cuore dei giovani!"
Si girò di nuovo: "Beh, ragazzi, siccome tra poco si farà caldo e si và a mangiare, un ultimo gioco! Su, tutti fuori dall'acqua!"
Naruto: "E perché?"
Gai: "Poi vedrai! Uscite tutti dalla piscina e mettetevi tutti lungo il bordo! Occhio a non cadere, mi raccomando."
Tutti, ma proprio tutti era presenti, anche gli Akatsuki che erano venuti a vedere il "buffone in verde" col sombrero, Jiraya, Kakashi e anche le tre assonnate reduci della serata per sole donne che si erano unite a loro più tardi.
Gai: "Bene, ora…"
Ukki, comparso sul palco vicino a lui: "Ecco la macchina fotografica!"
Gai: "Oh, molto bene!"
Mentre il vecchio la sistemava sul treppiedi, Gai proseguì: "Per concludere un bel tuffo, ma tutti insieme e tutti nello stesso momento! Mi raccomando, svuotiamo la piscina!"
Ino: "Per quello basta Choji."
Choji: "EHI!"
Gai: "Quasi quasi mi butto anch'io… Prendetevi tutti per mano!"
Naruto: "Bellissimo!"
Neji: "Ten Ten?"
Ten Ten: "Sono qui!" e corse a occupare il posto nella sua mano.
Ino: "Sigh! Io con i tuffi non ho mai avuto molta fortuna."
Qualcuno le afferrò la mano. Pensò si trattasse di Sai.
Shikamaru: "Se hai paura stringiti e ti riporto a galla."
Ino: "………" Lo guardò, ma lui non le disse altro. Subito dopo Choji le prese l'altra mano.
Choji: "Più tardi dobbiamo parlare un po'!"
Ino: "Eh?"
Hinata non aveva ancora trovato una mano disposta ad accoglierla.
Gai: "Pronti?"
Hinata: "Un attimo!"
Naruto: "Hinata! Vieni qui, presto!" Il biondino staccò la mano da Kiba, consentendo ad Hinata di mettersi tra i due.
Naruto: "Mica hai paura?"
Hinata: "N-no, tranquillo!"
Naruto: "Eh eh!"
Intorno alla piscina si era formata una catena di mani strette le une con le altre.
Gai: "Benissimo! Al mio tre! Uno… Due… TRE!"
Urlato il tre nel microfono Gai balzò in avanti dal ciglio della pedana e Kiba generoso lasciò la mano della compagna per non esserle di troppo!
La macchina scattò, e il tempo per un secondo si fermò ad un attimo prima che tutti cadessero in acqua, chi urlando di gioia, chi di terrore!
Quando tutti riemersero l'aria si riempì di un coro di risate!
Ino: "(glubblubglugluglub!)"
Shikamaru strattonò la mano di Ino riportandola a galla!
Hinata osservò contenta Naruto emergere urlando ancora prima di respirare! "YAHOOOOOOOOOOOO!"
Hinata: "Ih ih ih!"
Gai: "Dov'è il mio sombrero?" Gli passò davanti galleggiando sull'acqua e se lo rimise in testa tutto zuppo "Bene ragazzi! Ed ora tutti ad asciugarsi che è ora di pranzo!"

Non prima di una doccia per pulirsi dal sale e dallo iodio!
E quello era il momento di Jiraya!
Obiettivo: fisso nella mente. Voglia di riuscire nell'impresa: parecchia. Portafortuna: presente! Con passi felpatissimi in punta, anzi, in dita di piedi insandalati, l'Eremita dei Rospi si apprestava a fare la sua mossa!
Si sedette al riparo di un albero; dietro di lui il rumore dello scosciare dell'acqua nella doccia. Poggiò a terra Ton Ton che teneva in braccio.
Jiraya: "Perfetto! Ora vedremo se sei davvero un portafortuna come si deve. Questo test ce lo dirà: con te al mio fianco dovrei riuscire a durare almeno qualche minuto senza farmi scoprire e massacrare di botte. In caso contrario…"
Ton Ton si spaventò al suo sguardo: "O-o-oink?"
Jiraya: "Stasera mangerò braciole di maiale."
Ton Ton: "OOOOINK!!!"
Jiraya: "Ah ah ah ah! Tranquilla, ti prendevo in giro!"
Ton Ton: "Grunt!!!"
Ecco comparire ancora una volta il suo famoso periscopio! Cominciò a regolarlo per bene e dopo un minuto circa di preparazione incominciò a vedere qualcosa.
Jiraya: "Temari della Sabbia. Sulla spiaggia fai sempre un figurone coi tuoi costumi provocanti: nascondono tanto quanto sembra?"
Poggiò l'occhio sulla lente e gli apparve la ragazza coi lunghi capelli paglierini girata.
Jiraya: "Mhmm, però! Che spalle sexy…"
La doccia si chiuse…
Jiraya: "Uh?"
Lei si mise una mano tra i capelli… e se li staccò!
Jiraya: "COSA?!?!?!?"
I suoi capelli di riserva erano rossi…"
Jiraya: "Oh, cavolo…"
E l'intera visuale della sua lente fu occupata da un occhio color verde acqua iniettato di sangue.
Gaara: "PUGNO DI SABBIA!"
La sua sabbia si condensò sotto i piedi di Jiraya nella forma appunto di un pugno chiuso che colpì l'uomo con un uppercut al mento!
Jiraya, al tappeto, sollevò un po' il collo e si vide sovrastato da Gaara, con un asciugamani intorno alla vita e una parrucca bionda nella mano sinistra!
Jiraya: "Questo è stato parecchio scorretto!"
Gaara: "Umpf! Dopo averla vista usare questo sistema una volta non avrà mica pensato io le lasciassi adoperarlo anche con mia sorella Temari, vero?"
Jiraya sorriso forzato: "Sei davvero un bravo fratellino minore, sai?"
Ton Ton ridacchiò.
Jiraya: "In quanto a te sei licenziata all'istante!"
Ton Ton non si dispiacque minimamente; anzi, mostrò al vecchio il di dietro col codino riccioluto e a testa alta andò via.
Ma la simpatica porcellina trovò subito delle braccia pronte ad accoglierla.
Shizune: "Ton Ton!"
Un commovente abbraccio dopo una corsetta sullo sfondo del tramonto in stile Gai e Lee! Finalmente ricongiunte!
Ukki: "Uh? Chi ha lasciato qui questo fondale dipinto col tramonto? Meglio spostarlo." E dietro di loro ricomparvero pini e bungalow.
Tsunade: "Eccola qui, la nostra Ton Ton!"
Shizune: "Ah, mi sei mancata un sacco." Disse coccolandola "Per essere una porcellina sei molto più avveduta della signorina qui presente. Non avrei mai dovuto abbandonarti!"
Tsunade: "Allora, fatto qualcosa di interessante mentre eravamo assenti?"
Ton Ton: "Oink!"
Buona estate a tutti! ^__^ Mi raccomando, se la trovate divertente raccomandatela ai vostri amici, che non vi costa niente! Buona lettura!


ELENCO CAPITOLI (per quello completo, andare al capitolo 1)

Cap 1: [link]
Cap 2: [link]
Cap 3: [link]
Cap 4: [link]
Cap 5: [link]
Cap 6: [link]
Cap 7: [link]
Cap 8: [link]
Cap 9: [link]
Cap 10: [link]
Cap 11: [link]
Cap 12: [link]
Cap 13: [link]
Cap 14: [link]
Cap 15: [link]
Cap 16: ---
© 2011 - 2024 TonyCocchi
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MWkillkenny84's avatar
Qualcuno ha ancora provato a usare un 'kai' sull'illusione tramonto-e-onde su scogliera che appare ogni volta che Rock Lee e Gai Maito si abbracciano?
Voto: 10